Il tema della competitività internazionale delle nostre aziende è diventato sempre più centrale all’interno del dibattito economico. Negli ultimi anni, infatti, appaiono ormai condizioni strutturali sia la stagnazione del mercato interno italiano, che non appare più in grado di assorbire la produzione nazionale, sia il decremento del fatturato. Il forte impatto negativo sul business generato da questa congiuntura pone come ineludibile la necessità dell’apertura di nuovi canali di vendita all’estero.
Precisamente a supporto di questa necessità nasce Affariesteri.it, il portale ideato da Carlo Russo, che attraverso studi, analisi e relazioni, sostiene le imprese nella difficile sfida dello sviluppo di un proprio giro d’affari estero in grado di generare nuove opportunità di sostentamento e rilancio. “I nostri clienti in genere, hanno un fatturato che per il 70% deriva dall’estero e per il 30% dal mercato interno”, spiega Carlo Russo. “Con Affariesteri.it gli operatori economici hanno a disposizione un pool di esperti e consulenti cosmopoliti, in continuo aggiornamento professionale, con una considerevole esperienza maturata sul campo e con una attenzione costante ai mutamenti degli scenari economici internazionali”, continua il manager fiorentino.
Affariesteri.it lavora feed based, ovvero sulle commissioni realizzate a lavoro ultimato sulla base di un sistema di trasferimento di costi. Come racconta Russo sono diversi i mercati esteri già raggiunti dalla sua attività: “Stiamo lavorando a diversi impianti oil&gas in Russia dove abbiamo già acquisito diverse commesse. Abbiamo lavorato molto per aziende di moda in Francia, nei Paesi arabi ci siamo specializzati in impianti di estrazione del petrolio e in piattaforme onshore e offshore”.
La lista di aree e paesi in cui si muove la società dell’imprenditore toscano è davvero ampia e significativa a cominciare da un’area di intervento privilegiata collocata nei paesi dell’ex blocco sovietico come Asia centrale, Russia, Ucraina, Uzbekistan, Georgia, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan, Moldavia, Tagikistan, Turkmenistan. A questi si aggiungono i paesi balcanici come Albania, Macedonia, Bosnia, Croazia, Slovenia, Serbia, Kosovo e i paesi dall’area del Golfo come Arabia Saudita, Bahrain, Kuwait, Oman, Iraq, Iran, Qatar. Le sfide naturalmente non sono finite e una di quelle a breve termine prevede l’apertura di una nuova sede estera dopo quelle italiane di Roma, Milano e Firenze, una sede collocata in un paese nevralgico come la Russia.
Essendo espressione diretta degli interessi e delle capacità professionali del suo fondatore Affariesteri.it si occupa anche di negoziazione, un’attività verso cui Carlo Russo ha sempre nutrito una forte passione tanto da conseguire ben due master, uno presso la Bocconi School Of Management e l’altro la presso la Harvard Business School.
“I settori di specializzazione sono quelli legati alle infrastrutture e alle costruzioni, e l’oil&gas, comparto strategico che offre molte opportunità importanti alle aziende anche minori che producono impianti e componenti”. Affariesteri.it è in grado di agire sia su mandato diretto che di offrire supporto, attraverso il trasferimento di competenze e informazioni, all’azienda che intenda che intenda gestire direttamente il negoziato.
I servizi e le soluzioni innovative proposte da Affariesteri.it ai propri partener prevedono anche l’attività di lobbyng per mezzo di tutta una serie di strumenti utili allo svolgimento dell’ormai imprescindibile attività di relazione. Strumenti come community relations, monitoraggio legislativo, categorizzazione degli interlocutori, testi tecnici, stesura position paper, e reporting.
A questo proposito, spiega Carlo Russo: “se un soggetto, che ha potere decisionale, è poco informato su specifiche questioni, è necessario trasferirgli tutte quelle informazioni e competenze indispensabili affinché giunga a decisioni informate”. L’ambizione è quella di trasformare il portale in una vera e propria vetrina italiana del lobbying, anche in vista dell’adozione di un quadro normativo che disciplini in maniera chiara e trasparente questa attività la cui importanza, anche ai fini del funzionamento democratico, è ormai acclarata.